LE CURVE GEMELLE
LO SCI E LA BICICLETTA RIVELANO STRAORDINARIE SIMILITUDINI DI
ATTEGGIAMENTI E POSIZIONI, IN PARTICOLAR MODO NELLE CURVE E
SOPRATTUTTO IN DISCESA...
DENOMINATORI COMUNI
Che cosa accomuna lo sci alla bici ? La fisica in primo
luogo. Le curve sono tali per entrambe le discipline. le forze in
gioco sono le medesime e il biker deve sfruttare od opporsi a tali
forze così come fà uno sciatore. Si nota infatti come il biker debba
inclinare la sua bici come lo sciatore inclina lateralmente gli sci,
posiziona il corpo per vincere le forze centrifughe come un
“discesista” o uno “slalomista”. Tra lo scivolamento dello sci e il
rotolamento delle ruote della bici c’è dunque una similitudine
fisica, che si traduce in affinità “sensoriale” causata dalle
accelerazioni e decellerazioni. Le affinità però diminuiscono se
parliamo di contrazioni muscolari. La pedalata richiede modalità e
tempi di concentrazione piuttosto diversi dallo sci: la spinta per
il classico “colpo di pedale” e’ un movimento che non si riscontra
quasi mai nello sci. Tuttavia, alcune pedalate piuttosto frequenti
possono richiamare tempi di contrazione dei quadricipiti simili allo
sci, ma nello sci non c’è mai una così frequente alternanza ciclica
tra destro e sinistro. Quindi le grandi affinità si riferiscono
all’equilibrio del corpo, alle posizioni, al modo di gestire il
corpo e l’attrezzo.
CURVE STRETTE, CURVE LARGHE
Sia nello sci che con la bici, l’atteggiamento generale del corpo in
fase di curva dipende dalla velocità di avanzamento e dall’ampiezza
della curva. Nello sci, per effettuare le curve strette a velocità
ridotta dobbiamo necessariamente “sterzare”, indirizzando gli sci in
curva mediante una certa rotazione del corpo. Ne consegue un
atteggiamento del corpo detto “angolazione”. Un atteggiamento del
tutto simile lo si trova nei bikers: nelle curve strette a bassa
velocità e sul terreno che offre un buon vincolo (ad esempio
l’asfalto), essi inclinano lateralmente la bicicletta, mantenendo
una certa verticalità del corpo. Il risultato è straordinario simile
all’angolazione dello sciatore, tranne il fatto che non è necessaria
la sbandata, naturalmente sostituita dal direziona mento del
manubrio. Le curve a velocità maggiore sono necessariamente anche
più ampie. Quando la pista e la strada sono abbastanza larghe da< da
concedere libertà e sicurezza, sia lo sciatore (soprattutto il
carver) che il biker effettuano le curve con un atteggiamento del
corpo più in linea con l’attrezzo. Non si nota l’elevata angolazione
tipica delle curve strette, bensì una posizione più compatta con il
corpo naturalmente rivolto verso la nuova direzione. In conclusione,
la nostra analisi si è limitata a pochi e scarni esempi che di certo
non descrivono compiutamente le affinità tra le due discipline. Ma
il denominatore comune tra questi sport, rimane la stessa
predisposizione alle bellezze passionali della vita in montagna.

CURVE AMPIE A VELOCITA’ MEDIO-ALTA
Eccola straordinaria somiglianza nell’atteggiamento generale del
corpo quando si eseguono curve ampie a velocità medio-alta con gli
sci o con la mounta bike: parte alta del corpo in linea con le
gambe, lieve angolazione, inclinazione dell’attrezzo per vincere la
forza centrifuga, sguardo rivolto verso l’interno della curva.

CURVE SRETTE E CHIUSE A BASSA VELOCITA’
Eseguendo curve strette e chiuse a bassa velocità gli attrezzi (sci
e bike) vengono inclinati lateralmente. Lo sciatore per far girare
di più i suoi sci deve “caricare” o sterzare. Il biker gira il
manubrio. L’atteggiamento di angolazione è del tutto simile.

STESSE INCLINAZIONI
Anche la vista da dietro rivela grandi similitudini: la stessa
necessari età di gestire le forze inerziali obbliga lo sciatore e il
biker ad inclinare attrezzi e corpo, cercando di mantenere una certa
verticalità con il capo per l’equilibrio.
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